I Pokemon tornano di moda e Nintendo mette a segno una strategia di marketing nuova e… da applausi!
“Gotta cath’em all” o “Cath me if you can”, insomma, l’importante è catturarli!
Di cosa sto parlando? Ovviamente delle creature Pokemon sparse in tutto il mondo!
Ecco, se non fosse che l’applicazione Pokemon Go ormai è diventata così virale al punto che non esiste persona che non l’abbia mai sentita nominare almeno una volta, probabilmente passerei per pazzo.
Ma cosa dice? Creature sparse in tutto il mondo? Pokemon? Di cosa parla?
Parlo di una delle strategie di marketing più efficaci che la mia (seppur non eccelsa) memoria possa ricordare negli ultimi 10 anni!
Il lancio di questa applicazione ha dato uno slancio incredibile al brand Pokemon, che, ormai da molti anni, non faceva più “tendenza”.
Ecco il grafico direttamente da Google Trends
Pokemon Go applicazione gratuita: ed il business dov’è?
Creare questa killer application è stato il primo colpo di genio by Nintendo, il secondo è stato quello di renderla gratuita.
Con questa scelta, a mio avviso ancora più geniale dell’applicazione stessa, Nintendo ha preferito rendere accessibile a tutti la sua nuova creatura, favorendo la diffusione virale su larga scala.
I conti, la mamma di Super Mario, l’idraulico italiano più famoso al mondo, li ha fatti benissimo: guadagnare non sull’applicazione ma grazie all’applicazione.
Un investimento mirato, un’azienda che ha creduto nel rilancio, con fermezza e sicurezza.
Pokemon Go: quindi, gli introiti?
Per prima cosa bisogna considerare il grande impatto che tutto questo parlare nuovamente dei Pokemon avrà (e sta già avendo) sul merchandising targato Nintendo. Peluche, portachiavi e gadget di Pikachu e compagnia bella andranno a risanare le casse della casa produttrice, che, all’onor del vero, ultimamente non se la passava neanche tanto bene, almeno in America ed Europa, dove Sony e Microsoft la fanno da padrona, discorso diverso in Giappone.
C’è poi da considerare un fattore non da poco: a marzo 2017 è prevista la nuova console di Nintendo: Nintendo NX.
Ovviamente non è da escludere, anzi, direi che quasi certamente, ci sarà una qualche integrazione/cooperazione con la app mobile dedicata ai Pokemon.
Pokemon Go: il marketing devastante che coinvolge le “terze parti”
Ora comincia il terzo colpo di genio, come accennato nell’articolo precedente “L’era della realtà virtuale e del marketing esperienziale“, Nintendo ed i Pokemon fanno leva sul marketing esperienziale.
Centinaia (a breve centinaia di migliaia) di negozi, brand famosi e attrazioni di ogni tipo cercano disperatamente di stringere accordi per portare nei loro “luoghi” i Pokemon più rari. Lo scopo è quanto mai scontato: attirare più gente possibile nella propria attività!
Un settore che ha già cominciato a muoversi a grandi passi verso la colonizzazione Nintendo è il settore alberghiero.
Addirittura su Trivago arriva la lista degli Hotel “Pokefriendly”, ovvero gli alberghi/Hotel dove trovare Pokemon rari e “pozioni” “sfere” e “uova” in abbondanza (tutti elementi del gioco).
Tra le “strutture” dove catturare Pokémon rari e fare di pozioni c’è l’Hotel Savoy di Londra, che non è “l’ultimo arrivato”, essendo un hotel a 5 stelle!
Anche Parigi ha i suoi Hotel Pokefriendly, tra cui l’hotel a 4 stelle “Villa Royale”, che vanta due PokéStop direttamente in “casa” e a 2 passi la “PokéGym” del Moulin Rouge.
Possiamo davvero dirlo: Nintendo con Pokemon Go ha vinto il Jackpot del Marketing 2016!(Come minimo).