Cosa fare (e cosa NON fare) quando si crea e si gestisce una pagina Facebook associata ad un’azienda.
Facebook ormai è diventato uno strumento di marketing eccezionale, capace di generare contatti, dare visibilità al proprio brand, alla propria azienda, e generare vendite.
La domanda però che dobbiamo porci è: “come usare il social a tinte blu quando è associato alla nostra azienda?“.
Sì, perché un conto è aprire il proprio profilo personale, un conto è invece aprire e gestire una pagina “business” riguardante la nostra attività.
Innanzitutto, come avrai intuito, stiamo parlando di una pagina e non di un profilo; questo perché, quando si decide si sbarcare su Facebook con la propria azienda, è obbligatorio aprire una pagina, fondamentalmente per 2 motivi:
- Facebook stesso, nelle sue policy, ci chiede obbligatoriamente di associare una pagina ad un’azienda, in quanto quest’ultima non è una persona fisica, quindi non rientra nel target del “profilo” (se associamo un’azienda ad un profilo, Facebook potrebbe chiuderlo da un giorno all’altro, vanificando tutti i nostri progressi).
- Anche volendo, un profilo ha il limite di 5000 amici, una limitazione che la tua azienda non potrebbe e non dovrebbe permettersi.
- Con un profilo personale non si possono sfruttare gli strumenti di marketing (validissimi) che ci mette a disposizione Facebook.
Bene, ora che hai chiara l’idea che devi necessariamente aprire una pagina, vediamo cosa fare e cosa non fare su di essa!
Cosa fare e non fare su Facebook con la propria pagina “Business”.
Pagina, non profilo!
Sembra scontato e lo hai già letto nell’introduzione, ma non ci stancheremo mai di ripetere che un’azienda deve necessariamente aprire una pagina e non un profilo personale (ogni giorno arrivano decine di richieste da “officina Mario, ristorante Antonio ecc)!
E’ il primissimo passo da fare, agire diversamente comprometterebbe tutti i consigli che seguono: vietato sbagliare!
Cosa fare: aprire una pagina
Cosa NON fare: aprire un profilo personale
L’immagine di copertina è importante.
Se ci chiedessero cosa non impostare come immagine di copertina, risponderemmo sicuramente “non caricare un’immagine qualsiasi, ma concentrati sul tuo brand o sull’attenzione dell’utente”.
Dimensioni ideali: Larghezza di 820 pixel e un’altezza di 312 pixel sui computer e con una larghezza di 640 pixel e un’altezza di 360 pixel sugli smartphone, invece per il logo della pagina è 180×180 ma visibile 160×160
L’immagine che decidiamo di caricare nella copertina della nostra pagina Facebook assume un ruolo importantissimo, perché è la prima cosa su cui cadrà l’occhio dell’utente. Questa deve colpire l’attenzione, essere quindi comunicativa (cosa vuoi comunicare con il tuo brand, il tuo e-commerce?) e, possibilmente, deve avere (anche) un elemento che contraddistingue la tua azienda (magari il tuo slogan o idea e idea differenziante).
Cosa fare: caricare un’immagine che abbia uno scopo ed una identità di brand
Cosa NON fare: caricare un’immagine casuale, che non comunica nulla della nostra azienda (brand)
Call to action: il pulsante della nostra pagina va sfruttato
E’ un elemento che può essere legato ed integrato all’immagine di copertina: parliamo del pulsante appena sotto, la “call to action” (chiamata all’azione).
Da tempo ormai Facebook ha implementato questa utilissima opzione, che ci permetterà di scegliere un pulsante tra “Iscriviti”, “Acquista ora”, “Contattaci”, “Prenota subito”, “Usa l’applicazione”, “Guarda il video”, “Gioca”.
Puoi inserire un link che rimanda al tuo e-commerce, ad una landing page specifica, ad un video su youtube… insomma, le soluzioni da poter adottare sono davvero tante, e tutte molto interessanti!
Cosa fare: inserisci una call to action, aumenterà le conversioni
Cosa NON fare: ignorare questa possibilità nuoce gravemente alla salute del tuo business
Le informazioni, queste sconosciute!
Sembrerà strano, ma tantissime pagine legate a piccole e medie aziende (le grandi aziende di solito non commettono mai questo errore), hanno grosse lacune nelle informazioni della pagina! Assicurati di inserire tutti i recapiti, compreso indirizzo e numero di telefono, orari di apertura, ma non limitarti a questo: puoi descrivere la tua azienda e magari inserire i traguardi raggiunti, sono tutti “plus” che possono incidere sull’engagement e sulla brand position.
Cosa fare: completa tutte le informazioni della pagina
Cosa NON fare:non limitarti a fare il “compitino”, assicurati di fare un buon lavoro
Condivi contenuti frequentemente.
Facebook vuole contenuti sempre freschi! Una pagina che non condivide contenuti avrà minore visibilità: non solo perché gli utenti non avranno tue notizie e quindi tenderanno a “dimenticarti”, ma anche perché Facebook stesso tende a penalizzare le pagine che non pubblicano spesso, riducendo la visibilità dei contenuti. Il consiglio è di impostare un regime settimanale e seguire quest’ultimo (ad esempio 3 post alla settimana, Lun, Merc, Ven: possiamo programmarli anticipatamente!) Ovviamente ogni business è a se, dare notizie finanziarie è diverso da vendere impianti fotovoltaici
Cosa fare: condividi frequentemente, senza abbassare mai la qualità
Cosa NON fare: non dimenticarti della tua pagina o finirai tu nel dimenticatoio
Differenzia la tipologia di pubblicazione.
Su Facebook puoi postare testo, foto, video, fare dirette e chi più ne ha più ne metta: differenziare la tipologia di pubblicazione renderà più dinamica la tua pagina, tenendo sempre ben a mente che un contenuto video o un’immagine avranno un tasso di engagement maggiore rispetto al singolo testo (sono i tipi di contenuti più apprezzati sui social).
Una precisazione importante da fare: Facebook tende a preferire contenuti che rimangono all’interno della piattaforma, senza rimandare quindi a siti/piattaforme esterne. Ovviamente anche qui il consiglio è di dosare le cose: non possiamo sempre rimanere all’interno di Facebook, ma possiamo alternare le modalità con criterio.
Cosa fare: alterna sempre foto, video e contenuto testuale, ma ricorda che video e foto attraggono di più l’attenzione dell’utente; alterna contenuto che rimane all’interno della piattaforma a contenuto che rimanda a siti/piattaforme esterne.
Cosa NON fare: non postare sempre il solito “format”
Differenziare la tipologia non basta: varia anche il contenuto stesso!
Esiste un tempo per informare, uno per essere originali, un altro per affascinare… e altri per vendere!
La pagina dell’azienda non ha come unico obbiettivo quello di “vendere” (o almeno non direttamente), per questo motivo è bene diversificare la tipologia di contenuto, postando notizie interessanti, notizie informative/educative e qualsiasi altro tipo di contenuto riguardante comunque sempre il nostro settore business. Tra questi post ovviamente bisogna inserirne anche qualcuno che faccia percepire la vendita (sopratutto se hai ecommerce), ma vanno dosati.
La cosa più importante quando crei contenuti e dare valore, consigli che possano tornare utili agli utenti. Se vedi la nostra pagina Facebook non troverai mai un offerta, ma tutti contenuti di valore ma nel lungo temine porta risultati in termini di contatti e acquisizione di nuovi clienti.
Cosa fare: l’obbiettivo è vendere, vero, ma bisogna proporre diverse tipologie di contenuti, informativi, educativi, di intrattenimento…
Cosa NON fare: non puoi costantemente far percepire all’utente che vuoi vendergli un prodotto… differenziare!
La quantità di fan non fa’ la differenza, la qualità si.
Un mito da sfatare, una convinzione da estirpare dal 99% delle menti imprenditoriali: l’efficacia di una pagina non si misura con il quantitativo di fan, bensì dal quantitativo di fan in target con il prodotto/tipo di business. E’ meglio avere 1000 fan realmente interessati a ciò che abbiamo da offrire, piuttosto che averne 10000 disinteressati. Perché? Prima di tutto perché avremo più possibilità di conversione (sia questa una vendita o un contatto), e poi perché Facebook analizza il rapporto fan pagina/interazioni: se ciò che ne deduce è uno scarso engagement ci toglie visibilità.
Esempio pratico:
abbiamo una pagina legata al nostro e-commerce di materiale tecnico per lo sport del calcio:
avere 1000 persone interessate al calcio sarà più produttivo rispetto ad averne 5000 che amano solo il rugby! Più interesse, più interazioni e più considerazione della nostra pagina da parte di Facebook.
Cosa fare: concentrarsi sul target giusto per il proprio business
Cosa NON fare: comprare iscritti, puntare sulla quantità a discapito della qualità
I commenti: vietato ignorarli!
Facebook è un social network: le interazioni “sociali” sono il cuore pulsante della piattaforma, e devono esserlo anche per la vostra pagina aziendale! Rispondere sempre ai commenti, anche a quelli poco graditi, è una priorità da non poter ignorare. Anche, come detto, se ciò che ci ritroviamo a leggere non è proprio il massimo del complimento, bisogna sempre essere diplomatici e portare la situazione a proprio vantaggio.
Cosa fare: rispondere sempre ai commenti, in modo garbato e gentile
Cosa NON fare: eliminare commenti, non permettere l’interazione, rispondere malamente
Facebook è uno strumento a pagamento per il business.
Quando si apre una pagina business si deve avere la piena coscienza che questa non riceverà visibilità gratuitamente: per far crescere la propria fan base targetizzata occorre investire, programmare e sperimentare. Facebook Ads permette di fare tutto ciò e di raggiungere obbiettivi di engagement e di vendita importanti.
Cosa fare: investi in pubblicità, sfruttando Facebook Ads (se sei un esperto di settore, altrimenti rivolgiti a dei professionisti).
Cosa NON fare: non sperare nella fortuna di crescere senza investire nulla, non funziona così.
Se vuoi iniziare a far crescere veramente il tuo business grazie alla tua pagina Facebook, investendo in pubblicità che porta risultati tangibili, richiedi maggiori informazioni!