Hai aperto il tuo profilo social aziendale? E’ tempo di organizzarsi per una serena permanenza… senza danni collaterali!
La tecnologia corre veloce ed il cambiamento è ormai avvenuto da tempo: i social network sono parte integrante di una buona strategia di marketing.
Sempre più persone popolano i vari Facebook, Twitter, Instagram e compagnia bella e le aziende non si fanno scappare la ghiotta occasione! Ma siamo sicuri che tutti traggano vantaggi dall’iscrizione a queste piattaforme?
Qualcuno affermerà che qualsiasi comportamento è valido, che non ha importanza il motivo per il quale si parla di un brand… “purché se ne parli!”, nel bene o nel male.
In realtà non è proprio così, basti pensare alle debacle avvenute a grandi brand italiani e internazionali, che hanno danneggiato la propria brand reputation e sono stati costretti a correre poi ai ripari, tornando sui propri passi.
Un esempio? Negli “Epic fail” sui social network è incappata, oltre alla Barilla, Patrizia Pepe e tanti altri brand famosissimi, la Melegatti, nota azienda produttrice di cibi Natalizi e da colazione, ecco cos’ha combinato:
Questa immagine ha scatenato l’ira del popolo dei social, che ha accusato l’azienda di sessismo, discriminazione e superficialità, senza contare altri appellativi diciamo non proprio “sottili” ed eleganti…
In poche ore la brand reputation della Melegatti ha subito un danno enorme, tanto che l’azienda è dovuta correre ai ripari, cercando di limitare i danni.
Certo, questi sono errori colossali, che francamente non ti aspetti da un’azienda di questa portata e che i più non commetteranno mai! Ma ci sono tanti altri piccoli aspetti da tenere in considerazione ed evitare sui social network, come ad esempio la pubblicazione compulsiva.
Quante volte ti è successo di scorrere sulla home di (un social a caso) Facebook e trovare decine di post di un tuo conoscente? A me tantissime volte ed il primo pensiero è sempre stato “porca miseria ora lo blocco!”.
Perché ho usato l’esempio su un “conoscente” e non su un “amico”? Semplicemente perché un brand, nonostante tutto il processo di umanizzazione, sensibilizzazione etc etc che può fare, rimane sempre qualcosa di distaccato, paragonabile ad un conoscente, mai ad un amico. Qual è la differenza?
La differenza sta nel fatto che decine di post di un amico posso (anche) accettarli, di un brand (conoscente) assolutamente no!
Postare si, ma con moderazione! (Sembra quasi uno spot di sensibilizzazione).
Farti prendere la mano ti creerà solo problemi e disaffezione da parte dei tuoi fan (e follower, la par condicio!).
Ultimo consiglio: la qualità dei tuoi fan/follower conta di più della quantità.
Avere un account seguito da 5.000 persone interessate davvero al tuo brand, ai tuoi prodotti, a quello che hai da dire, è mille volte meglio di un account con 50.000 iscritti totalmente presi a caso. Perché?
Perché i 5.000 appassionati condivideranno e parteciperanno attivamente con i tuoi post, con il tuo brand, mentre i 50.000 saranno solamente un numero (per carità, un bel numero) che non porterà condivisioni, commenti… non creeranno engagement!
I social network sono un’ottima soluzione per fare branding, aumentare la visibilità online e umanizzare un po’ la propria azienda, ma, come per tutte le cose, vanno usati con cautela, cognizione di causa e conoscenza.
Sicuramente sono e rimarranno ancora a lungo uno strumento di comunicazione e social media marketing fenomenale… ma attenzione a non fare come la Melegatti!
Se vuoi utilizzare anche tu questo fantastico strumento in modo corretto, richiedi una prima consulenza gratuita cliccando qui: